E Paco creò Rabanne
Visionario, controverso e prodigioso: Paco Rabanne colleziona gli aggettivi così come i colpi di genio. Personaggio iconico della scena mondiale del fashion, fondatore di una Maison leggendaria e inventore di uno stile inimitabile, ha fatto risplendere la sua arte attraverso le sue sensazionali creazioni.
Francisco Rabaneda Cuervo nasce in Spagna nel 1934, da madre capo sarta presso Balenciaga e padre ufficiale. Bisognerà aspettare il suo esilio a Parigi perché il giovane prenda il nome di Paco Rabanne. Studente di Belle Arti, cede alle sirene della moda disegnando schizzi e creando accessori per le grandi case in cerca di stravaganza: Charles Jourdan, Pierre Cardin e Courrèges cadono tutti sotto il suo incantesimo.
È nel 1966 che Paco Rabanne sale davvero alla ribalta con una prima collezione dal nome tanto evocativo quanto intrigante: “i dodici abiti importabili in materiali contemporanei”. Realizzate con piastre in rodoid, paillettes, plastica o alluminio, le creazioni sono presentate all’Hotel Georges V, indossate da modelle che sfilano a piedi nudi. Uno scandalo? No! La nascita di una casa che non assomiglia a nessun’ altra!
E Paco creò Rabanne
Con le sue ispirazioni neo-futuriste, lo stilista immagina abiti concettuali, inventa un nuovo modo di vestire e seduce celebrità come Françoise Hardy. L’idolo degli anni’60 indosserà molte creazioni della Maison e in particolare “l’abito più costoso del mondo”, concepito a partire da nove chili d’oro e trecento carati di diamanti, e che richiede quattro guardie del corpo.
Paco Rabanne scrive la sua storia con la penna dell’audacia, dello splendore, dell’eccezionalità. Prendendosi gioco delle convenzioni, sperimenta con i materiali e scolpisce le sagome per offrire alle donne un genere del tutto nuovo di armature. La plastica modellata, la cotta di maglia e le placche di metallo decorano gli abiti dalle lunghezze mini, e ogni creazione è straordinaria. Dietro collezioni sempre più magistrali, Paco Rabanne infonde una dolce provocazione : « a nostra creazione deve essere un gioco perché la moda è inutile ».
Dal 2013 è Julien Dossena a reinterpretare con brio lo stile di questa Maison leggendaria. Le borse e gli abiti metallici vengono reinventati per brillare di nuovo, sia di giorno che di notte…
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